CRONACA ...

13 gennaio 2024

... di una partita arbitrata

Sabato 13 gennaio 2024 Ore 15:45
U13M Gemona Basket vs APU Primo incontro ospitato in casa nel nuovo anno 2024 dopo una lunga pausa natalizia.
Il nostro gruppo arbitri per questo pomeriggio è impegnato in altre partite e quindi mi rendo disponibile ad auto-arbitrare l’ennesima partita.
L’auto-arbitraggio, dalla pandemia, è praticamente diventata un’istituzione!
È un pomeriggio soleggiato e decisamente caldo e l’impianto che ospita la partita non è da meno.
A fine partita si è clonato il termine basket tropicale e l’Accademia della Crusca sta valutando la nuova disciplina. Non contiamoci troppo ... il disagio del troppo freddo ha anche il contrappasso del troppo caldo. L’Accademia non autorizzerà per tempo. Infatti siamo tutti certi che l’amministrazione comunale interverrà prontamente a ridurre gli sprechi.
Giustamente!
Sono in ritardo, ma puntuale per l’inizio della partita. Mi ero addormentato sul comodissimo divano di casa, dopo una breve notte di sonno.
Essendo dirigente accompagnatore della prima squadra maschile la sera prima era stata pienamente vissuta dopo la partita https://gemonabasket.it/prima-squadra/dr2-pall-tolmezzo-vs-gb-12-01-2024  comunque senza eccessi, e agli impegni di genitore del mattino presto seguente, fanno somma con i miei anni d’età: al pomeriggio avevo bisogno di riposare!
Ripeto sono puntuale, ma a rilento. Mi accorgo solo pochissimo prima dell’inizio della partita che la squadra di Udine è allenata da un grandissimo amico di basket Alessio Bettarini.
L’abbraccio è d’obbligo.
Pronti via si comincia, ma io sono ancora con la bava alla bocca sul divano e mi rendo conto che l’intensità e la fisicità della partita sono alte.
10 a zero per Udine, ma poteva essere 30 pari solo dopo il primo quarto, con infiniti errori da entrambe le parti.
Sono in difficoltà!  Capisco nel breve l’intervallo tra il primo e secondo quarto, come sono composte le squadre. Nonostante APU sia più giovane è presente e molto fisica.
Decido comunque di far giocare e di mantenere il metro arbitrale.
Sono presente ! Il divano è staccato dalla faccia e pongo più attenzione all’aspetto tecnico, (passi, doppi, invasioni  le principali) dando anche indicazioni ai bambini, del fondamento delle regole  (posizioni sul tiro libero piuttosto che la lettura della freccia in caso di segnalazione di palla contesa).
Il ritmo e l’intensità rimangono alti. Anche la fisicità non è da meno e i contatti ci sono. Gemona subisce un po’, e l’ingenuità di alcuni è ben tutelata dall’allenatore che comincia la rotazione della panchina.  Non vedo niente di illecito e mantengo il metro arbitrale. 
La partita non cambia registro e, a parte il brutto inizio gemonese, rimane punto a punto per quasi tutto l’arco della partita.
Gemona potrebbe fare più canestri, ma sono infiniti gli errori da sotto. Cerco di individuare delle situazioni di fallo, che non vedo e quindi ...faccio giocare!
Non percepisco particolari lamentele dai settori tecnici di entrambe le squadre e quindi mantengo il metro arbitrale.
Il pubblico numerosissimo è sicuramente più acceso e mi invita a fischiare contatti, ma mantengo il metro arbitrale, non cadendo nel tranello di qualche  atleta più smaliziato e neppure a qualche inappropriato commento che ascolto dal pubblico.  Sottolineo che mai ho ricevuto insulti. E penso fra me e me : ma se sei così bravo ad evidenziare un mancato fischio ecc...ecc... ecc...
Il pubblico ! Auto arbitraggio ! Non è decisamente un bel binomio!
Posso ritenermi sufficientemente adulto, esperto e consapevole di quanto siano difficili entrambi i ruoli! Tuttavia permarrà lo statu quo dell’auto-arbitraggio fino a quando il pubblico non darà sostegno al movimento. 
Quindi sarà alquanto improbabile o comunque molto più impegnativo individuare nuovi giovani soggetti che possano diventare i futuri arbitri. 
Ho arbitrato tante partite durante il periodo pandemico, maturando la mia esperienza, ma erano tutte partite a porte chiuse! L’atmosfera in palestra era ben diversa. 
Porte chiuse!  Che possa essere una soluzione a ricercare nuovi arbitri?
Le partite a porte chiuse!  Bello per l’aspetto appena esposto e contemporaneamente bruttissimo per consentire il progredire del movimento.
Una via di mezzo dovrà essere trovata. A questo proposito, qui di seguito un estratto delle disposizioni organizzative della Gemona Basket.

...SPORT E VITA
Sport e vita, sono state le costanti nella nostra passione in questi anni, perché queste componenti sono legate ad un doppio filo che le lega, e le ragioni che le accomunano sono molteplici:
1. obiettivi da raggiungere, volontà, sacrificio ed impegno nel migliorarsi per il raggiungimento di migliori standard qualitativi tecnici
2. pratica dello sport come valvola di sfogo alla vita sedentaria e utilissima per lo sviluppo psico-fisico di tutti gli atleti
3. la pratica dello sport, allena oltre che alla competizione, anche alla vita, ed aiuta a far crescere lo spirito di squadra, che poi si riverbera nella crescita e nel mondo professionale, con la partecipazione e la condivisione dei progetti professionali, che attendono ognuno di noi
4. dallo sport nascono e si sviluppano le capacità dei singoli, nel condurre quelli meno esperti, pertanto si creano delle vere e proprie leadership
5. dalla pratica sportiva i giovani imparano a sopportare le sconfitte ed elaborarle, per la crescita sia individuale che della squadra, ma anche le immense gioie delle vittorie.
Pertanto dallo sport possiamo prendere in prestito buone pratiche, abitudini ed atteggiamenti da applicare nella vita quotidiana. Certi che comprenderete il nostro messaggio Vi invitiamo a tifare ed incoraggiare i vostri figli, nipoti, figli degli amici ecc...ecc... partecipando pro-attivi alla competizione, rispettando sempre tutti gli attori di una gara: tecnici ed atleti della propria squadra e ancor di più della squadra avversaria. Non dimenticando che in campo c’è sempre una terza compagine che partecipa a tutte le azioni di gioco: la squadra arbitrale. Senza arbitri e ufficiali di campo, le altre due NON giocano: aiutiamola e rispettiamola.
...


Manca poco alla fine della partita e il punteggio pare ancora in bilico. Per tutto l’ultimo quarto, mi impegno molto a non guardare il punteggio e il tempo che rimane. L’unico mio punto di riferimento è il tavolo. Marta e Simona sono super presenti ed attente, altro che la mia bava alla bocca sul divano. 
A partita conclusa sento di esserci riuscito a non guardare il punteggio: ho fischiato un fallo che ha portato Udine in lunetta e dal rimbalzo difensivo alla sirena è un istante. 
La partita l’aveva vinta Udine con un tiro da tre punti un paio di azioni prima. 

Il primo tifoso della squadra di casa
Il presidente 
Alfonso D’Antoni

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