Una volta all'anno...

Semel in anno… dicevano i latini. Una volta all'anno. Così, forte della mia età e posizione, mi permetto di mettere il becco nelle cose altrui, dire la mia anche a rischio di entrare a gamba tesa.

Numero uno: entrare sabato scorso al PalaGybby e vedere che la prima squadra, in continua lotta per una buona posizione nella griglia play-off di Promozione, schierava addirittura tre ragazzi dell’U17 mi ha riempito d’orgoglio e soddisfazione. Orgoglio per me e Steve, per i dirigenti e per la Società. Una sinergia con il grande regista Gianni a coordinate il tutto. Insomma se la vita è un gioco qualcosina abbiamo vinto.

Numero due: al primo minuto di sospensione ecco il coup de theatre. Dal nulla sbucano una serie di sgabelli così da circondare coach Gianni durante l’immancabile spiegazione tecnico-tattica. Giuro mai vista una cosa del genere. Ricordo la poltrona di Gregg Popovich, allorchè il tecnico degli Spurs ebbe problemi alla schiena, mi viene in mente la sedia-uovo di Men in Black, la panchina di Forrest Gump, il divano dei Simpson… ma mai una cosa del genere. Non mi stupirei se la prossima partita in casa ci fossero i Krampus a passare gli asciugamani in panchina.

Numero tre: con la presenza sugli spalti durante Gemona Basket-Pozzuolo Black, Brunetto ha completato a tempo di record la sua tessera fedeltà, aggiudicandosi il premio di spettatore dell’anno. Congratulazioni per la Porsche Macan che verrà consegnata al buon Copetti durante l’intervallo della prossima partita in casa.

Numero quattro: c’è un mattacchione che si diverte a sbranare il cerotto da fasciature presente nelle varie borse dei medicinali. Vorrei che l’allegro chirurgo provasse una volta a dover fare un bendaggio con i brandelli ed i rimasugli del tape.

Numero cinque: finalmente qualche anima pia e buona ha pompato i palloni da gioco, capendo che con i Super Tele non era facile palleggiare e tirare a canestro.
Meglio tardi che mai!
Alla prossima…

Salvatore Giacomini