U17G GB vs Falconstar e Azzurra TS

02 marzo 2025

GUARDAMI, SONO VECCHIO, MA SONO FELICE

Così cantava Cat Stevens ed è effettivamente vero. Direi che la strofa della bellissima canzone Father and Son mi calza a pennello. Sono vecchio, e basta dare un’occhiata alla mia carta d’identità e sono altrettanto felice. Basta guardare i numeri e l’impresa che questi magnifici tredici ragazzi hanno costruito in sei mesi di durissimo lavoro. Finalmente privi di malware e spyware abbiamo compiuto una piccola impresa, accedendo da terzi alla prestigiosa fase oro del campionato U17 Gold, lasciando alle spalle Società importanti e blasonate. Facendo uno più uno direi che questo gruppo si sia guadagnato il diritto di affrontare un campionato d’eccellenza, così da chiudere in bellezza il ciclo ed il progetto di collaborazione che Fagagna, Gemona e San Daniele si erano prefissate. Certo bisognerà cambiare qualcosa, anche perché non si va in paradiso a dispetto dei santi…
Passando più propriamente alle partite non posso che ribadire la netta supremazia del girone triestino-goriziano rispetto a quello udinese-pordenonese. Basta guardare i risultati: un rotondo otto a zero per i giuliani.
Noi però facciamo due partite solidissime e con protagonisti sempre diversi.
A Monfalcone vinciamo con voglia e merito gli ultimi due quarti (pareggiando di fatto anche il primo 18-14 il parziale) incappando solo nella disastrosa seconda frazione spezza gambe. Una quantità di palle perse, anche banalmente consentono ai cantierini facili realizzazioni con tanto di break importante. Tuttavia non ci abbattiamo e chiudiamo con grande orgoglio e sprazzi di ottima pallacanestro. Quattro uomini in doppia cifra specchio di buona prestazione contro avversari davvero tosti, fisicamente prestanti ed autorizzati ad una difesa sempre al limite, ed a volte oltre…
 
Parziali
18-14  
26 - 9  
15-16  
16-20
Finale 75-59

Tabellini
Michele 12, Matteo V, Max 10, Gabriel 4, Daniel 10, Lorenzo 14, Mirko, Andrea, Alessandro 7, Riccardo, Alex, Paolo, Luca 2
 
Seconda partita ed altro giro di giostra.
Questa volta in Via Praviolai arriva Azzurra Trieste del figlio d’arte Riccardo Stoch, una delle realtà cestistiche più importanti del capoluogo regionale. Memori delle scoppole subite l’anno scorso siamo tutti con le orecchie ben rizzate.
Ma, ribadisco alla noia, noi non siamo quelli dell’anno scorso, a scanso di equivoci e gente con memoria corta. Gara  in eterno equilibrio, anche se a dire la verità con i triestini sempre, o quasi, in vantaggio anche se di poche incollature. Pubblico entusiasta e partecipe (palazzetto gremito al limite del sold out) e divertimento assicurato. Peccato che alla fine soccombiamo, pur avendo la palla addirittura per vincere a sette secondi dalla fine. Ma dobbiamo tenere ben in mente che un uomo senza rimpianti è un uomo senza sogni.
Chi ha perso, e anche di brutto, è la Federazione Italiana Pallacanestro che in un campionato già tecnico e fisico designa un solo arbitro. Così facendo non miglioreremo mai perché basta ricordate il semplice concetto matematico per il quale senza base non avremo mai un’altezza. In sostanza grandi complimenti a Franco Aita, orgoglioso, bravo ed onesto novello Don Chisciotte. Pur senza volerlo…
 
Parziali
23-27  
22-19  
15-15  
22-23 
Finale 82-84

Tabellini
Mirko 21, Lorenzo 11, Michele 7, Alessandro 14, Luca 4, Daniel 10, Max 12, Alex 1, Riccardo, Gabriel, Andrea, Paolo 2
 
 
IN PUNTA DI PIEDI 
 
Più volte ed in diverse occasioni avevo espresso l’opportunità che alcuni ragazzi delle formazioni U17 potessero, in vario modo, avvicinarsi alla prima squadra, vuoi a gratificazione di meriti anche scolastici, vuoi per evidenti progressi tecnici. Cosa finalmente capitata. Costatami vari travasi di bile e… qualche amicizia. Pazienza.
Dicono che se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna. Sarà vero o solo dicerie?
Ora so che c’è una via e, sportivamente, devo andare. Guardami sono vecchio, ma sono felice. Anche perché orgogliosamente so di avere ragione

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