U15 GB vs Pall. Codroipese 20/02/2022
20 febbraio 2022
PENSACI GIACOMINI!
Gemona Basket - Pall. Codroipese 58-65
Da parecchi anni sono abituato a dormire molto poco. Le mie notti sono quindi agitate, complicate e soprattutto molto lunghe. Quella post GB – Codroipo non è stata diversa, ma almeno mi ha dato la possibilità di fare una serie di riflessioni e considerazioni.
Dovete sapere che, a tutti i livelli, l’allenatore è una persona piena di dubbi.
Dubbi che abbracciano le più svariate situazioni. Dall’organizzazione settimanale degli allenamenti (che io preparo sempre con carta e penna, odiando la tecnologia), alla gestione dei giocatori
(e con gli adolescenti vi assicuro è tutto molto complicato, ma straordinario),
fino naturalmente al piano partita. Da sempre il viaggio casa/palazzetto lo faccio da solo, ovvero con i miei pensieri. Focalizzo le raccomandazioni e inquadro le informazioni sui singoli avversari diretti. Insomma un breve riassunto di quel che sarà la partita. Naturalmente coach propone e giocatore dispone. Come è giusto che sia. Ma ci sono anche altri aspetti, meno tecnici, ma straordinariamente importanti.
Il primo, il più sostanzioso, quello al quale tengo particolarmente riguarda i ragazzi che domenica non sono scesi in campo. Mi dispiace. Quest’anno è la prima volta che succede e soprattutto avviene dopo due partite nel corso delle quali tutti hanno giocato tanto, segnato e dimostrato i loro progressi tecnici.
Ripeto mi dispiace.
Credetemi, prima della sconfitta, del ripresentarsi dei guai al ginocchio di Ale, della faccia delusa dei nostri grandi Dirigenti, il pensiero alla sirena finale è stato per Giò, Giò e Nick.
Il secondo: dal pesantissimo -38 dell’andata (76 a 38 il risultato finale) mi pare che parecchia acqua sia passata sotto i ponti… basta? Non credo proprio. Siamo in ballo ed allora balliamo!
Il terzo: segnare 58 punti in casa difficilmente ci permetterà di vincere le partite affrontando squadre al nostro pari. Dopo sei mesi non ho ancora capito cosa ci blocchi, quale sia il problema che ci fa sbagliare canestri facilissimi. Una soluzione ci sarebbe, ma… lo scopriremo in una prossima puntata.
Il quarto: è stato bellissimo vedere i ragazzi, tutti i ragazzi compresi quelli con la canottiera rossa, uscire dal campo sotto uno scrosciante, caloroso, sincero e bellissimo applauso.
Signore e Signori se vogliamo tentare di cambiare questo nostro povero paese dobbiamo farlo attraverso il bello, il rispetto, il senso civico e l’educazione. Insomma una vera e propria chiamata alle arti.
Bravissimi!
Naturalmente ad un orario imprecisato, ma circa all’ora nella quale mio padre iniziava a lavorare, mi sono addormentato, credo anche con il sorriso sulle labbra. Espiati i peccati con una confessione a cuore aperto e sbrinati i più intimi pensieri ho potuto finalmente dormire, naturalmente sognando. Cosa? Leggete fino alla fine e forse indovinerete… Cena in palio per chi indovinerà…
Detto questo, parliamo anche della partita.
Partiamo con due quarti molto equilibrati. Peccato solo per Gregorio che frustrato dall’insolita sterilità offensiva, commette subito due falli che diventano tre già molto prima dell’intervallo. Il nostro tanto temuto terzo quarto diventa comunque una delizia. Una perfezione di movimenti, iniziative e collaborazioni. Poi le accelerazioni di Tommaso, un paio di canestri e fallo di Mattia ed alcuni ottimi scarichi di Daniel ci riportano addirittura sul +1. L’ultima frazione è tutta da vivere. Dieci minuti a perdifiato e da bere tutti in un sorso. Lo dico chiaramente ai ragazzi, evidenziandolo anche sulla lavagnetta. Ci aspetta un lungo supplementare dove vincerà chi sbaglierà di meno. Ecco appunto…
Un paio di corbellerie (mi piacerebbe chiamarle con il loro vero nome ma poi il presidente mi sgrida), un paio di canestri sbagliati da sotto e completamente liberi, una palla palleggiata sul ginocchio in contropiede, una serie di passaggi sbagliati e qualche rimbalzo concesso agli avversari ci condannano. Peccato, un vero peccato. Comunque, more solito, guardo il bicchiere mezzo pieno. Tecnicamente i progressi sono sotto gli occhi di tutti. Per il resto pazienza: non sono la Nutella, quindi non posso piacere a tutti.
PARZIALI:
16-20
12-16
21-14
9-15
FINALE 58 – 66
16-20
12-16
21-14
9-15
FINALE 58 – 66
TABELLINI: Gioele, Mattia 14, Antonio 6, Nicola B., Giovanni, Alessandro, Nicola D. 8, Daniel 6, Gregorio 2, Simone, Tommaso 20, Riccardo 2.
Ed ecco a voi le pagelline (che vantano innumerevoli tentativi di imitazione):
GIOELE, GIOVANNI E NICOLA B:
mi pare di aver detto (anche nell’immediatezza della fine della partita) e scritto tutto quanto. Il campionato è ancora lunghissimo e ci sarà modo e maniera per divertirsi. CATS
MATTIA:
nonostante i 14 punti a referto son troppi gli errori e le forzature, condite anche da un paio di banalità. A questo si somma anche un’evidente difficoltà a contenere le penetrazioni sul lato forte. Da ragazzo intelligente ha capito senza dubbio dove lavorare con maggior impegno. GREASE
ANTONIO:
annulla il loro giocatore fisicamente più forte e non è poco. Noi però abbiamo bisogno di lui su ambe due i lati del campo. Forse non giova nemmeno il fatto di essersi allenato poco. Evidente comunque una resa continua e su ottimi livelli. Peccato per un paio di stupidaggini (compresa una rimessa in mano agli avversari). SINGING IN THE RAIN
ALESSANDRO:
tante volte mi sono chiesto dove avremmo potuto essere con Ale al 100% e con la testa sgombera da pensieri extra basket. Ancora una volta gioca pochi spiccioli per poi chiedere il cambio a causa del solito ginocchio problematico. Ahimè non dico stagione buttata ma quasi. DIRTY DANCING
NICOLA D:
spara subito una tripla per mettere in chiaro le cose. Finalmente non commette errori puerili e ci tiene in buona linea di galleggiamento, almeno fino a che il fiato lo sostiene. Rispetto a prima di Natale è un altro giocatore, tutto sostanza e concretezza. BULLI E PUPE
DANIEL:
tra pregi (ordine e precisione) e difetti (maledetta supponenza e superficialità) gioca una buona partita su entrambe i lati del campo. Se vogliamo crescere però non basta. Da ballerino di linea deve, anche lui, diventare protagonista. HAIR
GREGORIO:
ho invano cercato notizie del giovane biondino allampanato. Chi lo dava in riva al Torre intento a pescare, chi giurava di averlo visto al Lendar con una birretta in mano. Di sicuro in Via Praviolai non si è visto. In verità è arrivato un suo sosia, un pasticcione che non si è accontentato di fare una stupidaggine per azione ma spesso due, anche tre. Tipo canestro (facile) sbagliato, fallo (sciocco) e palla persa. Lungi dall’idea di buttargli la croce addosso, dico solo che senza Greg al massimo splendore per noi le cose si complicano maledettamente. THE ROCKY HORROR PICTURE SHOW
SIMONE:
da comparsa del trio Pakaj piano piano si sta trasformando in specialista di difesa e contropiede. Un combattente vichingo, nettamente più attento alle disposizioni tecnico-tattiche. Gioca poco in quanto commette tre falli in un amen. WEST SIDE STORY
TOMMASO:
non ci siamo ancora parlati direttamente ma credo sia scattata una molla, una scintilla nel prosieguo della partita. Al di là della straordinaria verve offensiva ho notato una clamorosa voglia di difendere, di aggredire l’avversario e recuperare il pallone. Nei momenti decisivi, forse stremato dalla fatica fisica e mentale perde un paio di occasioni d’oro. JESUS CHRIST SUPERSTAR
RICCARDO:
forse nessuno si è accorto, ma appena entrato, con rimessa a nostro favore, si mette in difesa, andando in confusione totale. Idem quando parte in contropiede, sempre da nostra rimessa, palleggiandosi sul ginocchio. Dai ragazzo gioca come sai. MAMMA MIA
Quindi una comunicazione di servizio. Dal 2 al 4 giugno ci sarebbe la possibilità di partecipare al Torneo Città di Trento. Naturalmente varrebbe la pena andarci solo se ci fosse una buona adesione. Ci facciamo un pensierino? Raoul e Omar i referenti.
Infine una notizia che mi rende particolarmente orgoglioso. Tutti i ragazzi che avevano qualche problema a scuola stanno risolvendo la situazione, qualcuno anche in maniera splendida.
Molto, molto, bene. Gemona Basket è anche questo.
Salvatore Giacomini