DR2 GB vs Lignano Basket 18/10/2024
18 ottobre 2024
Tensione e voglia
Gemona Basket - Lignano Basket 77-71
Gemona Basket supera il Lignano Basket 77-71: un inizio vincente e una spinta dal pubblico
18 ottobre 2024 – Gemona ha ottenuto una vittoria importante contro Lignano Basket, chiudendo con un punteggio di 77-71. Questa vittoria segna un punto di svolta rispetto alle ultime due stagioni, in cui la prima partita di campionato si era conclusa con una sconfitta di un solo punto. Finalmente, Gemona Basket è riuscita a rompere questo schema e a partire con il piede giusto.
Un pubblico caloroso e coinvolto
La partita ha visto una folta presenza di tifosi sugli spalti, con un pubblico che ha sostenuto la squadra per tutta la gara, contribuendo a mantenere alto il morale dei giocatori nei momenti cruciali. La partecipazione dei tifosi è stata fondamentale, e Gemona Basket desidera ringraziare tutti i presenti, invitandoli a continuare a sostenere la squadra anche nelle prossime sfide.
Vota l’MVP della partita
In quest’ottica, Gemona Basket ripropone l’iniziativa per rendere i tifosi ancora più protagonisti: al termine di ogni partita, il pubblico sarà invitato a votare l’MVP della gara. Il giocatore premiato riceverà il riconoscimento offerto da PrimaCassa, un modo per celebrare il contributo del miglior atleta in campo e rafforzare ulteriormente il legame tra squadra e tifosi.
Questa prima vittoria segna un inizio positivo per il Gemona Basket, che si prepara ad affrontare la stagione con determinazione e una carica in più grazie al sostegno del suo pubblico.
1. R. Dittaro (#4)
Un minutaggio limitato ma pieno di intensità. Riesce a tirare con sicurezza e porta a casa i suoi punti quando conta.
È in campo per pochi minuti, ma fa sembrare ogni minuto come un film d’azione. Nessun nemico è troppo grande, tranne forse la panchina, da cui osserva attentamente!
2. L. Martignon (#6)
Solido nelle piccole cose, pochi errori e tanta sostanza. Fa quello che serve con discrezione, come un ninja del parquet.
Tiri da due? Un lavoro da fare in silenzio, ma guai a sbagliare, sennò le urla interiori si sentono fino agli spalti!
3. L. D’Antoni (#8)
Il leader indiscusso dell’incontro. Con una precisione da cecchino e una voglia di prendere falli che sembra cercare di vincere un concorso.
Con lui in campo, persino il pallone ha chiesto una pausa. È dappertutto e segna come se avesse una carta fedeltà con il canestro.
Con lui in campo, persino il pallone ha chiesto una pausa. È dappertutto e segna come se avesse una carta fedeltà con il canestro.
4. M. Cella (#10)
Uomo da rimbalzi offensivi. Quando c’è da sporcarsi le mani sotto canestro, Cella è già lì, pronto a raccogliere il lavoro sporco.
A ogni rimbalzo sembra dire: “C’era scritto il mio nome su questa palla, grazie.”
5. C. Visintin (#11)
Una garanzia quando si tratta di tiri dall’arco. Implacabile e sempre pronto a piazzare l’assist giusto.
Non sbaglia un tiro da tre, ma guai a parlargli prima del tiro, potresti distrarre “l’artista”.
6. S. Londero (#13)
Un motore instancabile. Sente l’odore dei rimbalzi come uno squalo sente l’odore del sangue.
Forse cerca rimbalzi anche nel frigo di casa. Sogna palloni vaganti ovunque.
7. A. Londero (#15)
Forte su entrambi i lati del campo, sa bilanciare attacco e difesa con una costanza sorprendente.
Il suo segreto? Forse sogna schemi e marcature, o ha un pallone da basket come cuscino.
8. A. Di Filippo (#17)
Minutaggio ridotto, ma pronto a mettere il proprio corpo in difesa. In campo per fare lavoro oscuro.
Dategli una torcia, perché il suo compito è chiaramente esplorare le profondità del lavoro sporco!
9. A. Moroso (#22)
Gioca poco ma lascia il segno. Non sempre nelle statistiche, ma in quello sguardo da “sono pronto a tutto”.
Di Moroso c’è una leggenda che dice: quando entra, i muri della palestra tremano. Forse per paura di ciò che potrebbe combinare!
10. L. Pensabene (#23)
Fisico e presenza in campo. Si fa valere in difesa e subisce anche qualche colpo. Uno che non si tira indietro.
Con quel cognome, ti fa pensare seriamente: “Ma perché gli avversari insistono a sfidarlo?”
11. L. Cantarutti (#25)
Una prestazione un po’ imprecisa, ma il cuore è in campo. Prova a spingere e a recuperare, lottando su ogni pallone.
“Cantarutti” fa pensare a un direttore d’orchestra… peccato che ogni tanto gli strumenti non rispondano!
12. D. Cargnelutti (#37)
Entra in campo per dare un supporto, ma forse è più emozionato che deciso.
Entra in campo, prende fiato e ci pensa. Ecco, la prossima volta deciderà cosa fare prima di entrare.
Parziali
1Q 27-28
2Q 15-14
3Q 13-17
4Q 22-12
Finale 77-71
Tabellini
1. L. D’Antoni (#8): 26 punti
2. C. Visintin (#11): 10 punti
3. A. Londero (#15): 10 punti
4. R. Dittaro (#4): 5 punti
5. S. Londero (#13): 16 punti
6. M. Cella (#10): 8 punti
7. L. Martignon (#6): 2 punti
8. A. Di Filippo (#17): 0 punti
9. A. Moroso (#22): 0 punti
10. L. Pensabene (#23): 0 punti
11. L. Cantarutti (#25): 0 punti
12. D. Cargnelutti (#37): 0 punti
1Q 27-28
2Q 15-14
3Q 13-17
4Q 22-12
Finale 77-71
Tabellini
1. L. D’Antoni (#8): 26 punti
2. C. Visintin (#11): 10 punti
3. A. Londero (#15): 10 punti
4. R. Dittaro (#4): 5 punti
5. S. Londero (#13): 16 punti
6. M. Cella (#10): 8 punti
7. L. Martignon (#6): 2 punti
8. A. Di Filippo (#17): 0 punti
9. A. Moroso (#22): 0 punti
10. L. Pensabene (#23): 0 punti
11. L. Cantarutti (#25): 0 punti
12. D. Cargnelutti (#37): 0 punti